Consultazione e psicoterapia
Bambini
Consultazione con Bambini
Nella consultazione cerca di individuare la natura del disagio o i problemi di sviluppo che si manifestano in questa fascia di età. Si individuano le difficoltà relazionali facendo emergere le emozioni, i conflitti, i bisogni e i pensieri dei piccoli pazienti.
Primo colloquio con i genitori
Prevede uno o due incontri con i genitori, senza coinvolgere subito il bambino, con lo scopo di raccogliere le informazioni anamnestiche e di comprendere la natura del disagio. Si ripercorrono le tappe più importanti della storia del bambino: l’attesa, la nascita, le prime conquiste, le tappe di sviluppo. Questi primi colloqui sono fondamentali per comprendere la storia famigliare e i legami e per creare un’immagine più completa del bambino che andremo a conoscere successivamente.
Colloqui con bambini (all'incirca 4 incontri)
Negli incontri con i minori ci poniamo in ascolto attivo e oltre alla parola, per poter comprendere e comunicare meglio, utilizziamo anche il disegno e il gioco. Questo tempo insieme può diventare per il bambino un’occasione per esprimere quello che sente; attraverso il disegno o il gioco possono emergere le sue emozioni, le sue paure, i suoi bisogni.
In alcuni casi, sarà valutato dal terapeuta la possibilità di somministrare alcuni test proiettivi, utili ad indagare caratteristiche come il carattere, il mondo emotivo, il temperamento o la modalità di entrare in relazione del bambino.
Colloquio di restituzione con i genitori
Il terapeuta condivide le proprie osservazioni e considerazioni sulle problematiche emerse e sull’eventuale intervento da adottare successivamente.
Questo incontro può essere un utile possibilità di riflettere con i genitori su l’immagine che hanno del proprio figlio, sulla relazione e sul proprio ruolo genitoriali.
Approcci diversi
Dopo l’incontro iniziale con i genitori, non sempre si procede utilizzando la metodologia appena illustrata. Possono infatti venir proposte dal terapeuta diverse forme di intervento, in base all’analisi della domanda e valutando quella che sembra meglio aiutare la specifica famiglia che chiede aiuto.
Può essere necessario lavorare specificatamente con la coppia genitoriale oppure svolgere osservazioni con la coppia madre-bambino o altre figure di riferimento.
Consultazione partecipata
È un percorso di consultazione rivolto ai figli e genitori insieme, viene usato con bambini e preadolescenti e soprattutto nel periodo prescolare (fascia 0-6). Negli incontri con la famiglia, il terapeuta osserva e giocare insieme a loro, si immerge nell’atmosfera emotiva dell’incontro. L’obiettivo è quello di poter cogliere il fraintendimento, ciò riguarda una difficoltà di comunicazione che c’è tra figli e genitori e dove i protagonisti non ne sono consapevoli.
Nel primo incontro vengono sentiti i genitori, i quali espongono le ragioni della loro richiesta d’aiuto. Successivamente vengono alternate le sedute congiunte, in cui partecipa tutta la famiglia, a colloqui con solo i genitori, dove si riflette insieme su quello che è avvenuto nella stanza con il figlio.
Psicoterapia con Bambini
Spesso i bambini manifestano il loro disagio attraverso comportamenti, sintomi fisici e difficoltà relazionali, senza sapere perché questo accade.
La psicoterapia vuole offrire uno spazio di ascolto dove è possibile far emergere e successivamente elaborare i propri vissuti ed emozioni. Permette al bambino di dare un senso alle sue difficoltà e a trovare un nuovo modo per affrontarle. Questa maggior consapevolezza di sé lo può aiutare a muoversi con maggiore fiducia e sicurezza nel mondo e a migliorare le sue relazioni.
Il percorso si cura prevede incontri continuativi e regolari; per questo prima di iniziare è importante stabilire con i genitori tempi e modalità degli incontri, onorario e le norme relative alla privacy e al segreto professionale.
Durante il lavoro con il bambino sono previsti diversi incontri di confronto e monitoraggio con i genitori e sono possibili incontri con insegnanti ed educatori.
Approccio teorico
L’equipe condivide un approccio dinamico di psicoterapia ad indirizzo psicoanalitico.
Il nostro modello di riferimento utilizza in un’ottica pluralistica, a partire dai concetti di W. Bion, M. Mahler e W. D. Winnicott, gli sviluppi più recenti tratti dalla ricerca sullo sviluppo infantile (Stern e Fonagy) e dalla teoria dell’Attaccamento (Bowlby), integrati dal modello di campo dei Baranger e dal pensiero di A. Ferro.
Aree di intervento
- Ansia
- Ansia di separazione (da figure di riferimento)
- Disturbi del comportamento
- Problemi di autostima
- Disturbi psicosomatici
- Tic
- Difficoltà relazionali
- Insicurezza e inadeguatezza
- Tristezza e perdita
- Trauma
- Regressione e problemi nella crescita
- Difficoltà del sonno
- Difficoltà nell’alimentazione
- Disturbi di regolazione
- Disturbo pervasivo dello sviluppo