Neuropsicologia dell’età evolutiva
1. Valutazione neuropsicologica:
disturbi dell’apprendimento, disturbi da deficit di attenzione e/o iperattività, disturbi visuospaziali, ritardi cognitivi
” Il taglio Neuropsicologico è quello auspicabile per creare diagnosi funzionali e non semplici elencazioni. In altri termini, quando si affronta un disturbo è fondamentale poter analizzare il quadro generale delle funzioni cognitive. Si potranno così valutare gli eventuali punti di forza e isolare il sistema o il processo che non funziona, per poterlo trattare in modo specifico. Non è sufficiente inquadrare una patologia ma è importante conoscere e valutare il grado e tutte le variabili del disagio. “
Francesco Benso, (2010) Sistema attentivo-esecutivo e lettura.
La valutazione può essere richiesta a qualunque età:
- In età prescolare per valutare le abilità cognitive necessarie all’apprendimento (attenzione, percezione, linguaggio);
- In età scolare (primaria, secondaria di primo e secondo grado) per esaminare le funzioni cognitive e per rilevare eventuali disturbi di apprendimento o difficoltà scolastiche;
- Nell’età adulta qualora si continui il percorso di studi o si debbano affrontare prove cognitive come concorsi ed esami oppure, semplicemente per conoscersi meglio.
L’iter valutativo comprende un incontro introduttivo che servirà a conoscersi, raccontare la propria storia, focalizzare meglio le difficoltà e decidere il percorso migliore per ognuno. Il colloquio iniziale sarà svolto con i genitori in caso di minori o con l’adulto stesso. A questo seguiranno una serie di incontri dove verranno somministrati i test necessari. Infine ci sarà un incontro conclusivo in cui si illustreranno i dati emersi dalla valutazione e si proporranno eventuali percorsi di aiuto.
La valutazione comprende un’analisi degli aspetti cognitivi relativi a:
- Ragionamento
- Memorie
- Linguaggio e metalinguaggio
- Sistema visuospaziale
- componenti dell’executive attention
- stato degli apprendimenti scolastici (lettura, scrittura, calcolo e comprensione del testo)
- aspetti emotivo- relazionali
Gli obiettivi sono:
- creare un profilo dei punti di forza e di debolezza dei soggetti;
- l’eventuale inquadramento diagnostico in materia di disturbi dell’apprendimento secondo la legge 170/2010
- approntare un lavoro abilitativo o riabilitativo;
La valutazione potrà essere utilizzata dagli insegnanti per la compilazione del piano didattico personalizzato.
Gli psicologi del Centro sono abilitati alla funzione consulenziale nei confronti della scuola e inseriti nell’elenco dei soggetti operanti nell’area dei DSA in possesso dei requisiti richiesti dalla DGR 1047/2011. www.regione.liguria.it , www.arsliguria.it
Certificazione della disabilità ( legge 104/92)
Le nostre diagnosi funzionali che valutano aspetti cognitivi, affettivi-relazionali, linguistici, sensoriali, motorio prassici e neuropsicologici sono valide in commissione 104 per poter conseguire gli interventi previsti dagli articoli 12 e 13 della legge 104/92.;
2. Abilitazione e potenziamento
Il protocollo abilitativo segue il training cognitivo integrato del Metodo Benso, che mira a potenziare oltre ai moduli specifici deficitari (lettura, scrittura, calcolo), le componenti attentive esecutive e le funzioni sottostanti agli apprendimenti.
In linea con gli sviluppi delle neuroscienze e le recenti teorie dell’Embodied cognition è prevista una parte del potenziamento dedicata alla motricità cognitiva, volta a integrare il corpo e la mente negli aspetti cognitivi ed emotivi.
L’attenzione agli aspetti emotivi, che sono alla base di ogni relazione “di cura” e che secondo noi sono il presupposto di ogni cambiamento profondo e duraturo, viene considerata parte integrante del percorso abilitativo per favorire il graduale sviluppo dell’autoregolazione.
I nostri training vengono proposti anche come potenziamento qualora si abbia desiderio di migliorare le proprie prestazioni cognitive in vista di prove sportive, performance musicali o per mantenere attiva e “in forma” la nostra mente.